ACT (Acceptance And Commitment Therapy)
L’approccio terapeutico incentrato sull’accettazione considera, maggiormente, come origine della sofferenza emotiva, la non accettazione, ovvero la difficoltà ad abbandonare/rinunciare ad uno scopo irrimediabilmente compromesso o non ottenibile.
Il cambiamento maggiore, secondo questo approccio, avviene tramite un processo di accettazione e di investimento su altri scopi/valori.
Esempi clinici concettualizzati secondo questo approccio:
Il disturbo di panico può essere concettualizzato come la difficoltà del paziente a rinunciare allo scopo di azzerare una minaccia percepita; i sintomi ossessivi sono ascrivibili allo sforzo di prevenire una colpa che renderebbe il soggetto moralmente disprezzabile, dunque egli non accetta la possibilità di sbagliare, di non avere il controllo di tutte le variabili; Il fobico sociale non accetta di poter ricevere un danno alla propria immagine; Il paziente ipocondriaco cerca di prevenire una minaccia alla propria integrità fisica e psicologica, quindi non accetta la possibilità di poter essere affetto dal male temuto; i disturbi di tipo depressivo sono prodotti dalla difficoltà ad accettare una perdita, o dare per irrimediabile la compromissione di uno scopo importante.
L’approccio terapeutico ACT si focalizza dunque sull’accettazione, come cura della sofferenza emotiva, ponendo l’individuo di fronte alla possibilità di abbandonare il suo abituale modo di affrontare pensieri e sentimenti negati, e stimolandolo al raggiungimento dei suoi obbiettivi.
Riferimenti bibbliografici di Auto-aiuto:
Steven C. Hayes, Spencer Smith. "Smetti di Soffrire, Inizia a Vivere". Franco Angeli Editore 2010.
Harris. "La trappola della felicità". Franco Angeli Editore 2011.
Video di Auto-aiuto:
oltre alle letture consigliate, si utilizza spesso in terapia esemplificare il problema dell’evitamento e i benefici dell’accettazione tramite questo interessante video [ps. Ricordate di mettere i sottotitoli]
L’approccio terapeutico incentrato sull’accettazione considera, maggiormente, come origine della sofferenza emotiva, la non accettazione, ovvero la difficoltà ad abbandonare/rinunciare ad uno scopo irrimediabilmente compromesso o non ottenibile.
Il cambiamento maggiore, secondo questo approccio, avviene tramite un processo di accettazione e di investimento su altri scopi/valori.
Esempi clinici concettualizzati secondo questo approccio:
Il disturbo di panico può essere concettualizzato come la difficoltà del paziente a rinunciare allo scopo di azzerare una minaccia percepita; i sintomi ossessivi sono ascrivibili allo sforzo di prevenire una colpa che renderebbe il soggetto moralmente disprezzabile, dunque egli non accetta la possibilità di sbagliare, di non avere il controllo di tutte le variabili; Il fobico sociale non accetta di poter ricevere un danno alla propria immagine; Il paziente ipocondriaco cerca di prevenire una minaccia alla propria integrità fisica e psicologica, quindi non accetta la possibilità di poter essere affetto dal male temuto; i disturbi di tipo depressivo sono prodotti dalla difficoltà ad accettare una perdita, o dare per irrimediabile la compromissione di uno scopo importante.
L’approccio terapeutico ACT si focalizza dunque sull’accettazione, come cura della sofferenza emotiva, ponendo l’individuo di fronte alla possibilità di abbandonare il suo abituale modo di affrontare pensieri e sentimenti negati, e stimolandolo al raggiungimento dei suoi obbiettivi.
Riferimenti bibbliografici di Auto-aiuto:
Steven C. Hayes, Spencer Smith. "Smetti di Soffrire, Inizia a Vivere". Franco Angeli Editore 2010.
Harris. "La trappola della felicità". Franco Angeli Editore 2011.
Video di Auto-aiuto:
oltre alle letture consigliate, si utilizza spesso in terapia esemplificare il problema dell’evitamento e i benefici dell’accettazione tramite questo interessante video [ps. Ricordate di mettere i sottotitoli]