Ansia Sociale (Fobia Sociale)
Paura o ansia marcate relative ad una o più situazioni sociali nelle quali l’individuo è esposto al possibile esame degli altri. L’individuo teme di essere giudicato negativamente per la sua ansia o per la sua prestazione. I suoi timori dunque sono legati all’immagine sociale. Le situazioni temute sono quindi evitate o vissute con estrema ansia o disagio. Questo porta al graduale restringimento delle relazioni e della vita sociale del soggetto.
Due elementi principali alla base del problema sono: 1) il focus su di sé, invece che su gli altri e su ciò che accade nel contesto reale ; 2) l’utilizzo di informazioni interne, piuttosto che esterne, per valutare l’immagine di sé che hanno gli altri. A questi elementi si aggiungono gli evitamenti delle situazioni temute.
A mantenere il disturbo intervengono due processi: 1) il processo di anticipazione, per cui il soggetto rimugina su eventuali conseguenze negative della sua esposizione pubblica imminente e dunque su brutte figure probabili, esacerbando così l'immagine negativa di se stesso; 2) il processo di valutazione a posteriori, per cui l'individuo, terminata l'esposizione alla situazione sociale, inizia a rimuginare su particolari che per lui sono stati negativi, prolungando così la sua sofferenza anche dopo l'evento. Entrambe questi processi contribuiscono al mantenimento di convinzioni negative.
La psicoterapia cognitiva (e cognitivo comportamentale) offre protocolli di validata efficacia per la risoluzione di questo disturbo.
APA “DSM5 – Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione” Raffaello Cortina Editore 2014
Paura o ansia marcate relative ad una o più situazioni sociali nelle quali l’individuo è esposto al possibile esame degli altri. L’individuo teme di essere giudicato negativamente per la sua ansia o per la sua prestazione. I suoi timori dunque sono legati all’immagine sociale. Le situazioni temute sono quindi evitate o vissute con estrema ansia o disagio. Questo porta al graduale restringimento delle relazioni e della vita sociale del soggetto.
Due elementi principali alla base del problema sono: 1) il focus su di sé, invece che su gli altri e su ciò che accade nel contesto reale ; 2) l’utilizzo di informazioni interne, piuttosto che esterne, per valutare l’immagine di sé che hanno gli altri. A questi elementi si aggiungono gli evitamenti delle situazioni temute.
A mantenere il disturbo intervengono due processi: 1) il processo di anticipazione, per cui il soggetto rimugina su eventuali conseguenze negative della sua esposizione pubblica imminente e dunque su brutte figure probabili, esacerbando così l'immagine negativa di se stesso; 2) il processo di valutazione a posteriori, per cui l'individuo, terminata l'esposizione alla situazione sociale, inizia a rimuginare su particolari che per lui sono stati negativi, prolungando così la sua sofferenza anche dopo l'evento. Entrambe questi processi contribuiscono al mantenimento di convinzioni negative.
La psicoterapia cognitiva (e cognitivo comportamentale) offre protocolli di validata efficacia per la risoluzione di questo disturbo.
APA “DSM5 – Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione” Raffaello Cortina Editore 2014
Sono specializzato in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, dunque, in relazione a questa e ad altre problematiche o informazioni più specifiche, potete contattarmi al numero 3298479391. Ricevo su appuntamento, a Caserta, Napoli e Casalnuovo di Napoli. Se il telefono dovesse risultare irraggiungibile riprovate in altra fascia oraria.
- le informazioni verranno trattate nel rispetto delle norma di privacy e riservatezza
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