Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)
Caratteristiche diagnostiche (APA, 2014)
I sintomi caratteristici del DOC sono la presenza di ossessioni e compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi ripetitivi e persistenti. In particolare, le ossessioni non sono vissute come piacevoli o volontarie: esse sono intrusive e indesiderate e causano disagio e ansia marcati nella maggior parte degli individui. L’individuo cerca di ignorare o sopprimere tali ossessioni o di neutralizzarle con altri pensieri o azioni. Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi o azioni mentali che il soggetto si sente obbligato a mettere in atto in risposta a un’ossessione […] L’obiettivo è quello di ridurre il disagio innescato dalle ossessioni o di impedire un evento temuto.
Altro elemento fondamentale è che le compulsioni impiegano tempo, causando disagio e compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti (criterio diagnostico B)
Conseguenze funzionali del disturbo ossessivo-compulsivo (APA, 2014)
Il DOC è associato a una ridotta qualità della vita, così come ad alti livelli di compromissione sociale e lavorativa. La compromissione si verifica in molte aree di vita differenti ed associate alla gravità dei sintomi. La compromissione può essere causata dal tempo occupato dalle ossessioni e dalla messa in atto delle compulsioni. Anche l’evitamento delle situazioni che possono innescare le ossessioni può limitare gravemente la vita dell’individuo. Per esempio, le ossessioni relative al danno possono far percepire come pericolose le relazioni con la famiglia e gli amici; il risultato può essere l’evitamento di queste relazioni. Ossessioni relative alla simmetria possono far deragliare il puntuale completamento dei progetti scolastici o lavorativi perché il progetto non sembra mai “giusto”, portando potenzialmente al fallimento scolastico o alla perdita del lavoro. Possono verificarsi anche conseguenze per la salute. Ad esempio, individui con preoccupazioni di contaminazione possono evitare ambulatori e ospedali, o avere problemi dermatologici relativi agli eccessivi lavaggi. Quando il problema sorge nell’infanzia o adolescenza può portare ad evitamento di relazioni con coetanei, i giovani adulti possono avere difficoltà a lasciare la casa d’origine per vivere in modo indipendente. Il risultato può essere quello di avere poche relazioni significative al di fuori della famiglia o una mancanza di autonomia e indipendenza finanziaria dalla propria famiglia d’origine. Inoltre alcuni individui con DOC tentano di imporre regole e divieti ai membri della famiglia, a causa del loro disturbo, e questo può portare a una disfunzione familiare.
Sviluppo e decorso
Se il DOC non viene trattato, il decorso è solitamente cronico. L’esordio in età infantile o in adolescenza può comportare la presenza del disturbo per tutta la vita, tuttavia nel 40% dei casi vi può essere una remissione nella prima età adulta. Per quanto riguarda l’età adulta, invece, senza un trattamento i tassi di remissione sono bassi (APA, 2014).
Dunque di fronte agli scoraggianti dati sulla remissione spontanea dal disturbo, al rischio di cronicizzazione e alle conseguenze che la patologia può avere sulla qualità della vita, è altamente consigliato cercare un consulto psicologico all’insorgere delle prime problematiche riferibili a un disturbo ossessivo-compulsivo.
Fonti consultare:
APA “DSM5 – Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione ” Raffaello Cortina Editore 2014
Caratteristiche diagnostiche (APA, 2014)
I sintomi caratteristici del DOC sono la presenza di ossessioni e compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi ripetitivi e persistenti. In particolare, le ossessioni non sono vissute come piacevoli o volontarie: esse sono intrusive e indesiderate e causano disagio e ansia marcati nella maggior parte degli individui. L’individuo cerca di ignorare o sopprimere tali ossessioni o di neutralizzarle con altri pensieri o azioni. Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi o azioni mentali che il soggetto si sente obbligato a mettere in atto in risposta a un’ossessione […] L’obiettivo è quello di ridurre il disagio innescato dalle ossessioni o di impedire un evento temuto.
Altro elemento fondamentale è che le compulsioni impiegano tempo, causando disagio e compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti (criterio diagnostico B)
Conseguenze funzionali del disturbo ossessivo-compulsivo (APA, 2014)
Il DOC è associato a una ridotta qualità della vita, così come ad alti livelli di compromissione sociale e lavorativa. La compromissione si verifica in molte aree di vita differenti ed associate alla gravità dei sintomi. La compromissione può essere causata dal tempo occupato dalle ossessioni e dalla messa in atto delle compulsioni. Anche l’evitamento delle situazioni che possono innescare le ossessioni può limitare gravemente la vita dell’individuo. Per esempio, le ossessioni relative al danno possono far percepire come pericolose le relazioni con la famiglia e gli amici; il risultato può essere l’evitamento di queste relazioni. Ossessioni relative alla simmetria possono far deragliare il puntuale completamento dei progetti scolastici o lavorativi perché il progetto non sembra mai “giusto”, portando potenzialmente al fallimento scolastico o alla perdita del lavoro. Possono verificarsi anche conseguenze per la salute. Ad esempio, individui con preoccupazioni di contaminazione possono evitare ambulatori e ospedali, o avere problemi dermatologici relativi agli eccessivi lavaggi. Quando il problema sorge nell’infanzia o adolescenza può portare ad evitamento di relazioni con coetanei, i giovani adulti possono avere difficoltà a lasciare la casa d’origine per vivere in modo indipendente. Il risultato può essere quello di avere poche relazioni significative al di fuori della famiglia o una mancanza di autonomia e indipendenza finanziaria dalla propria famiglia d’origine. Inoltre alcuni individui con DOC tentano di imporre regole e divieti ai membri della famiglia, a causa del loro disturbo, e questo può portare a una disfunzione familiare.
Sviluppo e decorso
Se il DOC non viene trattato, il decorso è solitamente cronico. L’esordio in età infantile o in adolescenza può comportare la presenza del disturbo per tutta la vita, tuttavia nel 40% dei casi vi può essere una remissione nella prima età adulta. Per quanto riguarda l’età adulta, invece, senza un trattamento i tassi di remissione sono bassi (APA, 2014).
Dunque di fronte agli scoraggianti dati sulla remissione spontanea dal disturbo, al rischio di cronicizzazione e alle conseguenze che la patologia può avere sulla qualità della vita, è altamente consigliato cercare un consulto psicologico all’insorgere delle prime problematiche riferibili a un disturbo ossessivo-compulsivo.
Fonti consultare:
APA “DSM5 – Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione ” Raffaello Cortina Editore 2014
Di seguito alcuni interessanti video, del dott. Francesco Mancini, un luminare per gli studi sul Disturbo Ossessivo Compulsivo, che ci spiegano in modo esaustivo il funzionamento di questo disturbo.
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Sono specializzato in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, un tipo di approccio che può essere molto efficace sul disturbo ossessivo. Dunque, in relazione a questa e ad altre problematiche o informazioni più specifiche, potete contattarmi al numero 3298479391. Ricevo su appuntamento, a Caserta, Napoli e Casalnuovo di Napoli. Se il telefono dovesse risultare irraggiungibile riprovate in altra fascia oraria.
- le informazioni verranno trattate nel rispetto delle norma di privacy e riservatezza
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