IPOCONDRIA
(DSM V: disturbo da ansia di malattia)
Caratterizzata dal forte timore di avere o di poter contrarre una grave malattia, si tratta di un disturbo alquanto invalidante se si considera il forte stato d'ansia che caratterizza il soggetto riguardo l'argomento salute in generale o più specificamente una particolare patologia temuta.
Conseguenze gravi possono essere legate anche a due condizioni che caratterizzano i due diversi tipi di individui ipocondriaci, quali -1: l'evitamento di qualsiasi visita medica per timore di poter scoprire il male temuto; e questo comporta rischi legati alla mancata prevenzione rispetto a eventuali patologie reali -2: l'alta frequenza di controlli, che possono comportare costi materiali e sociali non da trascurare; questi secondi casi infatti sono capaci di girare da un medico all'altro, senza mai trovar soddisfazione dei risultati positivi perché convinti che la diagnosi non sia corretta.
Il disturbo ipocondriaco (o ansia di malattia) causa notevole compromissione delle attività e riduzione della funzionalità fisica e della qualità di vita legata alla salute. Le preoccupazioni legate alla salute spesso interferiscono con le relazioni interpersonali, alterando vita familiare e prestazioni professionali. Tutto ciò costituisce un problema secondario, che va ad influire significativamente sulla vita del soggetto, portandolo verso condizioni di vita davvero difficili.
Due sono i punti essenziali da affrontare in terapia: -1: la difficoltà di cambiare la credenza di poter esser malati; -2: la difficoltà di accettare il rischio di malattia. A complicare le cose l'autocritica verso le proprie preoccupazioni; infatti l'individuo ipocondriaco, da un lato è forte della sua credenza di essere o poter essere malato, dall'altro fa una forte autocritica verso il suo stato di esagerata preoccupazione, poiché ad un certo livello si rende contro del suo problema.
Un fortissimo impatto verso la soluzione di questo problema lo si può avere, in terapia cognitiva (cognitivo-comportamentale).
fonti consultate:
APA “DSM5 – Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione” Raffaello Cortina Editore 2014
(DSM V: disturbo da ansia di malattia)
Caratterizzata dal forte timore di avere o di poter contrarre una grave malattia, si tratta di un disturbo alquanto invalidante se si considera il forte stato d'ansia che caratterizza il soggetto riguardo l'argomento salute in generale o più specificamente una particolare patologia temuta.
Conseguenze gravi possono essere legate anche a due condizioni che caratterizzano i due diversi tipi di individui ipocondriaci, quali -1: l'evitamento di qualsiasi visita medica per timore di poter scoprire il male temuto; e questo comporta rischi legati alla mancata prevenzione rispetto a eventuali patologie reali -2: l'alta frequenza di controlli, che possono comportare costi materiali e sociali non da trascurare; questi secondi casi infatti sono capaci di girare da un medico all'altro, senza mai trovar soddisfazione dei risultati positivi perché convinti che la diagnosi non sia corretta.
Il disturbo ipocondriaco (o ansia di malattia) causa notevole compromissione delle attività e riduzione della funzionalità fisica e della qualità di vita legata alla salute. Le preoccupazioni legate alla salute spesso interferiscono con le relazioni interpersonali, alterando vita familiare e prestazioni professionali. Tutto ciò costituisce un problema secondario, che va ad influire significativamente sulla vita del soggetto, portandolo verso condizioni di vita davvero difficili.
Due sono i punti essenziali da affrontare in terapia: -1: la difficoltà di cambiare la credenza di poter esser malati; -2: la difficoltà di accettare il rischio di malattia. A complicare le cose l'autocritica verso le proprie preoccupazioni; infatti l'individuo ipocondriaco, da un lato è forte della sua credenza di essere o poter essere malato, dall'altro fa una forte autocritica verso il suo stato di esagerata preoccupazione, poiché ad un certo livello si rende contro del suo problema.
Un fortissimo impatto verso la soluzione di questo problema lo si può avere, in terapia cognitiva (cognitivo-comportamentale).
fonti consultate:
APA “DSM5 – Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione” Raffaello Cortina Editore 2014
Sono specializzato in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, dunque, in relazione a questa e ad altre problematiche o informazioni più specifiche, potete contattarmi al numero 3298479391. Ricevo su appuntamento, a Caserta, Napoli e Casalnuovo di Napoli. Se il telefono dovesse risultare irraggiungibile riprovate in altra fascia oraria.
- le informazioni verranno trattate nel rispetto delle norma di privacy e riservatezza
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