Terapia di Coppia
La terapia cognitiva della coppia si basa sul concetto che ogni individuo possiede fondamentalmente uno schema cognitivo familiare della coppia, formatosi dalle interazioni con le figure di attaccamento nell’infanzia, e che funge da modello previsionale. Questo schema precostituito, in determinate condizioni, può generare tendenze interpretative disfunzionali che compromettono il benessere della coppia.
COME SI INTERVIENE IN TERAPIA COGNITIVA?
La terapia cognitiva della coppia potrebbe riassumersi in tre fasi fondamentali:
- Il primo passo dell'intervento cognitivo sulla coppia in crisi consiste nel sensibilizzare la coppia sull'esistenza di questi schemi cognitivi, giustificandoli e dando significato all'esistenza di tali schemi individuali senza giudicarli.
- In una seconda fase la coppia dovrà imparare a riconoscerli, quando essi si attivano nelle fasi di conflitto quotidiane, con l'aiuto costante del terapeuta che chiederà di farne resoconti guidati da appositi schemi ad ogni incontro.
- Terzo e ultimo step consiste nel mettere in discussione individualmente tali schemi, riconoscendoli come disfunzionali e dunque provando a stimolare un pensiero critico che sia per quanto possibile lontano da quegli schemi. Si tratta di una fase molto delicata e difficile, che si dividerà in più fasi secondarie in base alla rigidità degli schemi cognitivi esistenti. La difficoltà di tale fase sta nel fatto che l'individuo deve riconoscere, al di fuori della rivendicazione, che fondamentalmente sta sbagliando; e questo risulta per tutti un processo molto difficile in quanto risveglia un processo chiamato "dissonanza cognitiva". Processo complesso per cui il nostro sistema cognitivo rifiuta inizialmente di ammettere a se stesso che uno schema di ragionamento consolidato dalle prime fasi di sviluppo e ritenuto funzionale fino a quel momento, posso invece essere oggetto di critica. Il fenomeno richiama da vicino quello che in psicoterapia viene spesso descritto come "resistenza al cambiamento" e che se superato può dare inizio al vero cambiamento verso il meglio, in tutte le psicoterapie.
COME SI INTERVIENE IN TERAPIA COGNITIVA?
La terapia cognitiva della coppia potrebbe riassumersi in tre fasi fondamentali:
- Il primo passo dell'intervento cognitivo sulla coppia in crisi consiste nel sensibilizzare la coppia sull'esistenza di questi schemi cognitivi, giustificandoli e dando significato all'esistenza di tali schemi individuali senza giudicarli.
- In una seconda fase la coppia dovrà imparare a riconoscerli, quando essi si attivano nelle fasi di conflitto quotidiane, con l'aiuto costante del terapeuta che chiederà di farne resoconti guidati da appositi schemi ad ogni incontro.
- Terzo e ultimo step consiste nel mettere in discussione individualmente tali schemi, riconoscendoli come disfunzionali e dunque provando a stimolare un pensiero critico che sia per quanto possibile lontano da quegli schemi. Si tratta di una fase molto delicata e difficile, che si dividerà in più fasi secondarie in base alla rigidità degli schemi cognitivi esistenti. La difficoltà di tale fase sta nel fatto che l'individuo deve riconoscere, al di fuori della rivendicazione, che fondamentalmente sta sbagliando; e questo risulta per tutti un processo molto difficile in quanto risveglia un processo chiamato "dissonanza cognitiva". Processo complesso per cui il nostro sistema cognitivo rifiuta inizialmente di ammettere a se stesso che uno schema di ragionamento consolidato dalle prime fasi di sviluppo e ritenuto funzionale fino a quel momento, posso invece essere oggetto di critica. Il fenomeno richiama da vicino quello che in psicoterapia viene spesso descritto come "resistenza al cambiamento" e che se superato può dare inizio al vero cambiamento verso il meglio, in tutte le psicoterapie.
Dott. Francesco Gallizio - Psicoterapia Cognitiva della Coppia
tel. 3298479391